Oggi

Davide, che grazie alla sua esperienza ha reso il Sole ancora più splendente, da vari anni tiene anche corsi di cucina sia a Ranco che presso la scuola de La Cucina Italiana.

Oggi, anima di questo angolo di lago, è Davide, che con la sua cucina esperta riesce a legare nuove tecniche e tradizione. Con semplicità Davide è diventato un punto di riferimento non solo per gli amanti del Lago ma soprattutto per gli amanti della buona cucina.

Sempre affiancato da Cristina che, per amore, ha deciso di condividere con lui questa passione, e Andrea, suo fratello, che lo segue con la sua attenzione ai dettagli in fatto di ospitalità, Davide porta avanti il sogno di tutta la sua famiglia da sempre.

Gli anni 50

Una svolta decisiva venne introdotta da Carlo Brovelli che subentrò al padre al termine di un lungo periodo trascorso all’estero a perfezionare e sviluppare tecnica e creatività. Terminata la scuola Alberghiera di Stresa, infatti, Carlo proseguì la sua formazione nei migliori ristoranti e alberghi di Svizzera, Francia e Germania ritornando al Sole con un notevole bagaglio di esperienze.

La raffinatezza e la cura nella preparazione dei cibi, nell’aspetto estetico delle portate e del servizio di sala incontrati in queste occasioni, divennero per Carlo i punti di partenza da cui rinnovare e trasformare la gestione del Sole. Accanto a Carlo, negli anni dedicati allo sviluppo e al rinnovamento del ristorante e dell’albergo, la moglie Itala, infaticabile promotrice di innovazione e modernità, pur nel rispetto delle tradizioni.

Gli esordi

Ranco, che nel 1850 contava poche case e una chiesina, era una delle mete preferite dall’aristocrazia milanese, attratta dalla bellezza dei luoghi e dalle battute di caccia e pesca.

Gli ospiti arrivavano con carrozze trainate da coppie di cavalli e trovavano ristoro e alloggio alla locanda del Sole, nome che deriva dalla sua felice ubicazione davanti al quieto panorama del lago, in mezzo al verde e al silenzio del grande giardino, sempre inondato di luce. Le sette camere erano allora curate dalla nonna Brovelli.

L’estate, sotto il fresco pergolato, si potevano gustare le specialità del luogo. Fino al 1950 il Sole era un ristorante frequentato da gitanti e convivi familiari.

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